Cipolla Paglina

“Cipolla, anfora luminosa,
petalo su petalo
si formò la tua bellezza,
squame di cristallo ti accrebbero
e nel segreto della terra oscura
si arrotondò il tuo ventre di rugiada.”

P. Neruda

Semplice e Sorprendente

La “Cipolla Paglina di Castrofilippo” è caratterizzata da bulbi di grossa pezzatura, il colore delle tuniche esterne è giallo paglierino da cui deriva appunto il nome, mentre quelle interne sono bianche e carnose.

Il suo gusto dolce e aromatico la rende perfetta per essere gustata anche cruda, sorprendendo per la sua bontà.

Prova la sua bontà

Scopri la nostra linea di prodotti a base di Cipolla Paglina. Un’estasi di gusto.

Cipolla Paglina Lo Brutto

La Coltivazione

La sua coltivazione sul nostro territorio si perde della notte dei tempi. Si hanno notizie documentate dai primi del XVIII secolo, durante la riforma agraria ad opera di Ferdinando III di Borbone. Gli abitanti di questo piccolo paese non hanno mai rinnegato il legame identitario con questo nobile ortaggio. Ma sono state le sue peculiarità organolettiche ed il metodo tradizionale di produzione, racchiuse in un disciplinare di produzione, a farne un Presidio Slow Food®, a tutela e salvaguardia della biodiversità che rappresenta per il territorio.

La semina avviene tra la prima e la seconda decade di settembre su terreni prospicienti il mare, a pochi chilometri dalla valle dei Templi dorici, in un clima più asciutto e meno rigido per superare le rigide gelate autunnali e consentire una germinazione corretta del seme. 

Le Procedure

Nel mese di gennaio si procede all’estirpazione delle tenere piantine e, dopo avere effettuato il raccorciamento delle radici, si passa al reimpianto delle piantine nei terreni alluvionali presenti nelle contrade migliori della nostra azienda. Tutte queste procedure sono rigorosamente svolte a mano, con gesti ripetuti ed attenti da mani esperte, di generazione in generazione di produttori custodi della tradizione. I successivi interventi saranno la zappettatura per eliminare le erbe infestanti con piccole zappe, le “zappuddre”, che con precisione e mano ferma, intervengono per permettere alle cipolle di crescere senza piante antagoniste.

Il Clima

Accudite da un clima caldo umido estivo, con interventi irrigui di soccorso nei mesi più aridi, si arriverà a giugno per potere iniziare la raccolta della cipolla paglina, dalla tunica dorata e dalla polpa pingue e bianca, dolce e sapida, dall’alta digeribilità e dalla pezzatura generosa, in modo da arrivare sulle tavole dei numerosi estimatori ed amanti di questa cipolla unica ed inconfondibile.

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